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Visualizzazione dei post da agosto, 2022

ad astra

 mille anni una torre stelle io e la rabbia a terra la sabbia sono io non farmi volare più via. può tornare lo scorpione ma io sarò così in alto che sorriderò. la vita è troppo breve. e io punto alla mia stella. ancora e sempre. i piccoli uomini non si vedono più.
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Conta fino a tre

 Non basta mai  quel sorriso  semplice ti rimane dentro indelebile ne' puoi confonderlo con altri perché è unico come te.
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  E tu Chissà dove sei Anima fragile Che mi ascoltavi immobile Ma senza ridere E ora tu Chissà dove sei Avrai trovato amore, o come me Cerchi soltanto le avventure Perché non vuoi più piangere E la vita continua anche senza di noi Che siamo lontani ormai Da tutte quelle situazioni che ci univano Da tutte quelle piccole emozioni che bastavano Da tutte quelle situazioni che non tornano mai Perché col tempo cambia tutto, lo sai E cambiamo anche noi E cambiamo anche noi E cambiamo anche noi E cambiamo anche noi

la maschera

 no, nulla va perduto. sai il gioco della torre l'ho fatto spesso. chi buttersti giù? chi terresti? nulla va perduto. Sulla torre terrei me stessa. sì la terrei tanto forte da non lasciarla più cadere. sai ogni tanto soffia il vento caldo del deserto. e scende una lacrima. la mando su nel cielo e giù nella terra. quanti uomini persi ci sono al mondo? non lo so, o forse si. forse dovevo scalarla gradino per gradino quella torre. anche se ho il fiatone e dentro sono a pezzettini. non mi piego però. ho la mia maschera. e nessuno più nessuno la oltrapasserà.

Il rubinetto delle otto

..  so che non mi stai pensando,  hai strada da fare  e non perderesti occasione per ricominciare. Spesso ho creduto che una volta in cima la torre mostrasse il meglio di se vedute mozzafiato, tramonti da urlo fotografie colorate in tinta con le idee. Ho creduto che alcuni valori intimi da apprezzare giocavano con le parole senza esagerare  e chiedere amore  era quasi un dovere da rispettare senza fiori all'altare. Si gioca da mediano e non si sa attaccare. si prega il rispetto ma tarda ad arrivare non manca di rossetto ne sai colpire  hai dato e hai avuto e oggi..nulla va perduto.

Antonello Venditti - Dalla pelle al cuore

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Tantissimi auguri

 Ho dato ciò che potevo senza parole aggiunte forse dettate dal buon senso  da far bene ciò che so fare meglio ma non posso che sognare spiagge di sabbia vicino il mare dove l'essere presente era baciare quel che i miei occhi possono guardare..un cielo di stelle aspettandosi arrivare sola come saggezza sa disegnare nuda bellissima dove oltre nessuno può arrivare..

Il mare negli occhi

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Non so, ma voglio saperlo

Non so quando finirà la salita Non so se continuerò a sognare o a mitigare oscuri risentimenti di follia, Né so quanto sia stato lungo quel coltello che non smaltisce maschere di carta. Volevi il sole tra le braccia, un tappeto di fragole Un bacio vista mare.. girando di continuo tra quattro mura senza sbagliare Non condivido le tue idee ma le rispetto perche in te credo, senza esitare. 

L'ora dura

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oggi è vuoto. oggi ho le ginocchia che fanno male. ho il tuo carbone dentro di me. le menzogna che mi ha ucciso. un colpo secco. ad un corpo nudo e disteso. io che volevo solo appoggiare la mia testa. ma tu hai ottenuto carne e sangue. sì lo so la croce è solo mia. dammi i chiodi avanti. hai goduto in tutti i sensi possibili. poi ha bussato la noia. o il mio distacco. oggi è silenzio. ma i ricordi non si possono cancellare. mi ricordo di te di spalle mentre guardavi quella foto e io ti spiegavo i chiaroscuri. mi ricordo quando mi hai fermata perchè c'era il sole tra i miei capelli e mi hai scattato una foto. mi ricordo che ti chiedevo di fermarti perchè ero stanca. in me porto queste ricordi inutili. e non dire che mi vuoi bene. non dirlo. non farlo più. hai preso per te una parte di me che non era nemmeno mia. e quindi stai zitto. devo essere una cloaca nera. un abisso che ti soffoca. tu che ti sei strusciato come un ballo lento. Io non ho mai voluto niente da te. mi maledico, non
  Ah fossi un piccione  Che dai tetti vola giù fino al suo cuore  Almeno fossi in quel bicchiere  Che quando beve le andrei giù fino a un suo piede  Fossi morto tornerei  Per rivederla ogni mattina quando esce  Avessi il mare in una mano  Ce ne andremo via fino al punto più lontano  Almeno pensami  Senza pensarci pensami  Se vai lontano scrivimi  Anche senza mani scrivimi  Se è troppo buio chiamami  Prendi il telefono parlami  Io e la notte siamo qua  Ma come si fa  A tenere un cuore  Se ho le mani sempre sporche di carbone  Son già passati mille anni  Tanto è il tempo che ti guardo e non mi parli  Senza lei io morirei  Ma chiudo gli occhi e so sempre dove sei  Sempre più lontano  O dentro questa goccia che mi è caduta sulla mano  Almeno pensami  Senza pensarci pensami  Se vai lontano scrivimi  Anche senza mani scrivimi...  Se è troppo buio chiamami  Prendi il telefono, parlami  Io e la notte siamo qua  Ma come si fa  Almeno pensami  Senza pensarci pensa

Buona notte a te.. ... Fabio Concato

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manidifango

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 sei arrivato con un mazzo di fiori profumati sei bellissima, eri talmente accecato da non capire cosa stessi dicendo. poi hai affilato bene i denti i tuoi denti bianchi. hai azzannato la mia carne strappandone via pezzo per pezzo. sono rimasta sola  e chissenefrega hai infilato le mani dentro il fango poi sei entrato dentro di me come uno scorpione. marrone. tutto marrone. un pantano. stavo soffocando. e tu eri soddisfatto di te. la tua preda era bellissima. anche io ero meravigliata. ho messo le mani sugli occhi perché un diamante quando lo sporchi splende di più. e tu te le fregavi le mani. notte. buio torbido. mille anni. mille anni ancora dovranno passare prima che tu veda di nuovo un diamante. e in questi mille anni piano piano morirai nel tuo veleno. https://youtu.be/eUXdvJe3-3c

Il mare dentro

Come faccio a negare di nascondere il mare,  quel mare impossibile, forte, sicuro, semplice, da amare a volte tumultuoso, nervoso, irrequieto, mosso, tanto da esagerare eppure, quante volte l'ho sognato al tramonto, tra le mani, tra gli occhi,  tra i desideri di volare con quel qualcosa che non puoi toccare Che non sai accettare...il mare.

quando contavo le mie stelle

https://youtu.be/aHmHP1MnAo0 Uno, due, tre Uno, due, cento Uno, due, tre Uno, due, cento Non mi piace parlare Ma mi piace sentire Non mi piace studiare Ma mi piace sapere Non mi piace l'altezza Eppure amo volare Ho le tasche bucate E i sogni sono caduti qui, qui, qui Ho sperato tanto di ottenere ciò che voglio Voglio avere tutto ma non voglio tutti addosso E scusa se ti parlo e sto mostrandoti le spalle Ma non resisto e anche stanotte spero di vederle Mi presento, sono io il bambino che contava le stelle Mhm Uno, due, tre Uno, due, cento Non ho voglia di amare Però vivo col cuore Sento freddo d'estate Sono fuoco nel mare Non mi piace chi guarda Ma non vole vedere Che un sorriso ha la carta Che sconfigge il potere Ero in una strada e c'era un albero gigante Lì che mi fermavo per volare con la mente Non avevo spazio dentro al cuore della gente Vita che stringevo e lei stringeva le mie scelte Se negli occhi ho luce è perché luce ho sulla pelle Quella luce che guardavo su quand